Paura e coraggio: due facce della stessa medaglia

Paura e coraggio sono due facce della stessa medaglia. Non può esistere l’uno senza l’altra.

La paura è un’emozione fondamentale per la sopravvivenza, perché ci spinge istintivamente a scappare davanti a diversi pericoli. In alcune situazioni, però, essa ci blocca, non consentendoci di realizzare appieno il nostro potenziale.

Cos’è la paura?
La paura è una delle emozioni di base che è presente fin dalla nascita e in tutte le culture. Alcune paure sono innate, altre le apprendiamo durante il corso della nostra vita nel contesto ambientale e sociale, nella famiglia, con le nostre relazioni etc.

Come affrontare la paura
L’essere umano è predisposto non solo alla paura, ma anche alla capacità di affrontare le situazioni (di cui la paura è un’espressione).

Il problema è che molti di noi si sono dimenticati della loro forza e hanno disimparato a reagire, innescando una serie di evitamenti o affrontando le situazioni con “elementi rassicuratori” (es. andare in un posto solo se siamo accompagnati, andare al cinema solo se mi posso sedere sui sedili laterali per scappare in caso di attacco di panico, uscire solo se ho lo Xanax in borsa, etc).

A poco a poco possiamo imparare di nuovo ad affrontare le situazioni. Per essere coraggiosi, occorre partire da lì, accettare la nostra paura e prevalere su di essa attraverso il dialogo interno e le azioni.

Se ci sembra troppo forte, possiamo affrontarla gradualmente, ponendoci degli step intermedi e “allenando” così il nostro coraggio. In Terapia Cognitivo Comportamentale si parla di “Esposizione graduale” quando si crea, insieme al paziente, una gerarchia di situazioni per arrivare ad affrontare l’elemento fobico.

Per esempio, nella fobia dell’aereo (aerofobia), dopo aver insegnato tecniche di rilassamento e di gestione del proprio dialogo interno , ci si allena a gestire le emozioni immaginando di essere sull’aereo, guardando video di viaggi, ascoltando i rumori di decollo e atterraggio, andando in aeroporto etc. Con ogni paziente si costruisce una gerarchia personalizzata, perchè, dalla mia esperienza ho visto che la stessa fobia può essere attivata da stimoli differenti.

Un équipe di ricercatori israeliani ha cercato di approfondire questo aspetto da un punto di vista neurologico. Yadin Dudai, insieme ai suoi collaboratori dell’istituto di scienze Weizzman in Israele, hanno analizzato cosa succede nel nostro cervello quando decidiamo di affrontare la paura invece di scappare.

Nell’esperimento un gruppo di persone sono state messe in presenza di un serpente (innocuo) e di un orso di pezza, e sono state analizzate le loro reazioni emotive attraverso la risonanza magnetica.

La maggior parte delle persone si è allontanata dal serpente, ma alcuni hanno cercato di avvicinarsi. L’esperimento ha evidenziato che, in chi aveva avuto coraggio, si attivavano aree cerebrali differenti rispetto in chi aveva paura.

Questo studio suggerisce che possediamo le capacità per superare le nostre paure intervenendo sul nostro comportamento.

Cos’è il coraggio?

Se la paura è una reazione automatica che ci ha permesso di allungare la durata della nostra sopravvivenza, il coraggio non è una dote innata, ma è un tipo di comportamento che apprendiamo nell’arco della nostra vita.

Avere coraggio non vuole dire non avere paura: vuol dire continuare ad agire in direzione dei nostri obiettivi, nonostante la paura. Non possiamo aspettare che la paura passi. Anzi, più evitiamo di affrontare le cose, più essa si rafforza. Se ci rendiamo conto che ci sta ostacolando nella nostra realizzazione, allora dobbiamo decidere di andare oltre la paura.

Tutti abbiamo paura. Chi lo nega, mente, e chi mente, ne viene travolto. La paura si combatte mettendole, appunto, paura, e il sistema migliore per farlo è affrontarla.

“Tutto quello che vuoi è dall’altra parte della paura”
(Jack Canfield)

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