Il Disturbo Borderline di Personalità: sintomi e cura

Cos’è il Disturbo Borderline di Personalità
Tra i disturbi di personalità, il disturbo borderline è quello che giunge più comunemente all’osservazione clinica. Colpisce l’1,1%-2,5% della popolazione generale adulta, interessando principalmente il sesso femminile (70%) con enormi costi sociali.
Le parole chiave per questo disturbo sono: “impulsività e instabilità”. Non a caso, l’Organizzazione Mondiale della Sanità lo definisce il “Disturbo dell’Instabilità Emotiva di Personalità” (Emotionally Unstable Personality Disorder, EUPD). Per diagnosticarlo esistono test specifici ed oggettivi per cui è necessario rivolgersi ad un professionista. Capire che si soffre di questo disturbo è il primo passo per poter apprendere le strategie per gestire la propria vulnerabilità.

Come è caratterizzato

Il disturbo di personalità è caratterizzato da una disregolazione che riguarda 5 aree principali

Se soffrite di un disturbo borderline di personalità (DBP), probabilmente avete le sensazione di essere “sulle montagne russe”. Le emozioni, le relazioni con gli altri, l’immagine che avete di voi stessi, ma anche i vostri obiettivi e i gusti si modificano frequentemente, facendovi sentire confusi.

Le persone con disturbo borderline tendono ad essere estremamente sensibili. Piccole cose possono innescare reazioni intense e dopo, è difficile ritrovare la calma. Questa volatilità emotiva, accompagnata dall’ incapacità di tranquillizzarsi, possono portare la persona a dire cose offensive o ad agire in modo pericoloso, impulsivo e inappropriato. Per poi provare sensi di colpa, imbarazzo e vergogna. Si tratta di un ciclo doloroso, da cui sembra impossibile fuggire. Ma non è così.

Terapie

I trattamenti validati scientificamente per la cura del disturbo borderline di personalità sono i seguenti:

La Terapia Cognitivo Comportamentale (CBT): questo tipo di terapia può aiutare le persone con questo disturbo ad identificare e cambiare credenze e comportamenti fondamentali che sono alla base di percezioni imprecise o distorte di sé stessi e degli altri. La CBT può aiutare anche a ridurre una serie di sintomi dell’umore ed a gestire l’ansia e ridurre il numero di comportamenti suicidari o autolesionistici.

La Terapia Dialettico-Comportamentale (DBT): questo tipo di terapia è stata ideata e sviluppata da Marsha Linehan negli anni Settanta e rappresenta il trattamento d’elezione ed evidence-based per il Disturbo Borderline di Personalità. E’ un trattamento di tipo cognitivo-comportamentale sviluppata inizialmente per gli individui con disturbo borderline di personalità che avevano un rischio suicidario elevato. Successivamente essa è stata considerata efficace anche laddove non ci sia tale rischio grave ed utilizzabile anche per altri disturbi in cui ci sia una disregolazione emotiva e comportamentale (es. disturbi dell’alimentazione e dell’umore). In DBT si alternano tecniche di accettazione e di cambiamento insegnando abilità per controllare le emozioni intense, ridurre comportamenti autodistruttivi e l’impulsività, aumentare la consapevolezza delle proprie azioni e migliorare le relazioni.

Le abilità apprese con la DBT riguardano essenzialmente 4 moduli:
– Mindfulness: aumentano la consapevolezza di se stessi, dei propri pensieri, emozioni e comportamenti, al fine di superare e gestire in modo efficace i momenti in cui si sperimentano emozioni dolorose.
– Tolleranza della Sofferenza: consentono di affrontare i momenti di crisi in maniera funzionale e di accettare la realtà così com’è, accogliendo in maniera non giudicante il momento presente e accettando i fatti della vita che causano sofferenza.
– Regolazione Emotiva: aiutano la persona ad avere un rapporto più funzionale con le proprie emozioni e a modificare i comportamenti che vengono messi in atto quando si sperimentano emozioni intense.
– Efficacia Interpersonale: consentono di utilizzare delle strategie che aiutino a migliorare le relazioni e a gestire i conflitti interpersonali.

Oltre alla DBT e all’approccio cognitivo comportamentale classico, può essere molto utile anche la Schema Therapy. Questo tipo di terapia combina elementi della TCC con altre forme di psicoterapia concentrandosi sugli schemi che influenzano il modo in cui le persone si vedono e si comportano.

Il sito dell’ American Psychological Association a proposito di altri tipi di terapie afferma: “Altri trattamenti psicologici possono anche essere efficaci nel trattamento del disturbo borderline di personalità, ma non sono stati valutati con lo stesso rigore scientifico dei trattamenti sopra”.

Fonte: National Institute of Mental Health

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