Coronavirus ed ansia: impennata di casi d’ipocondria e disturbo ossessivo compulsivo

La situazione dell’epidemia internazionale di Coronavirus è in continuo divenire. Ancora poco si conosce sulla natura del nuovo virus, sui sintomi e sulle modalità di trasmissione, e per questo l’ ansia e le preoccupazioni tendono a dilagare.

Il recente scoppio in Cina del Coronavirus (CoV) ha preoccupato le persone di tutto il mondo per l’esposizione a questa malattia potenzialmente mortale. Ciò ha provocato un’escalation di paure e ansie relative ai germi e alla possibilità di ammalarsi.
Si stima che, casi del genere, possano portare ad un’impennata di patologie come il disturbo ossessivo compulsivo e/o ansia per la salute (ipocondria).
Tom Corboy, direttore esecutivo del Centro OCD di Los Angeles, risponde alle domande sul Coronavirus e sul suo impatto su quelli con disturbo ossessivo compulsivo e ansia per la salute.

In primo luogo, qual è la differenza tra “ansia per la salute” e la semplice vecchia ansia?

Le persone possono essere in ansia praticamente per qualsiasi cosa e l’ansia per la salute non è altro che un’eccessiva preoccupazione per le questioni relative alla salute e alla malattia. La parola chiave qui è “eccessiva”. Una certa preoccupazione per la salute è naturale e adattiva. Ma diventa eccessiva, e porta a comportamenti compulsivi che interferiscono con la propria vita, allora diventa un problema.

Si è parlato spesso di Disturbo Ossessivo Compulsivo (DOC) e ansia per la salute: qual è la differenza?

Ci sono tre cose a cui pensare quando si discute della differenza tra disturbo ossessivo compulsivo e ansia di salute.
Innanzitutto, è importante rendersi conto che quest’ultima è essenzialmente un termine gergale. Esiste una diagnosi formale di “Disturbo d’ansia da malattia” (secondo DSM-IV), che precedentemente era stata etichettata “Ipocondria”, ma con il termine “Ansia per la salute” s’intende in modo intercambiabile l’ “ipocondria” e “disturbo d’ansia da malattia”.
In secondo luogo, il Disturbo Ossessivo Compulsivo (DOC) è una diagnosi molto più ampia in cui la persona può essere ossessionata da moltissimi tipi di problemi. Al contrario, con ansia per la salute, il focus dell’ossessione dell’individuo è interamente sulla salute e sulla malattia.
Detto questo, una delle cose su cui le persone con disturbo ossessivo compulsivo comunemente si preoccupano è il fatto di contrarre una malattia. Inoltre, molte persone con ansia per la salute sperimentano ossessioni significative non legate alla salute che vengono diagnosticate in modo più appropriato come DOC. Quindi il confine tra disturbo ossessivo compulsivo e ansia per la salute a volte può essere molto grigio.
Alla fine nel mondo reale (rispetto al mondo delle etichette diagnostiche formali), il modo più semplice di concettualizzare queste due condizioni è quello di considerare l’ansia da salute come un sottotipo di disturbo ossessivo-compulsivo in cui le ossessioni del malato si concentrano specificamente su questioni di salute e malattia.

Perché il Coronavirus potrebbe in particolare provocare un picco nelle preoccupazioni per le preoccupazioni di salute?

In realtà, ogni volta che c’è un’impennata nelle storie dei media di qualsiasi malattia aumenta sensibilmente il numero delle persone che si preoccupano della possibilità di contrarre tale malattia. Ciò è accaduto quando la sindrome respiratoria acuta grave (SARS) ha colpito i titoli dei giornali circa 15 anni fa. La stessa cosa accadde quando Hantavirus divenne una grande storia nei media nello stesso periodo.
Si denota anche un aumento delle preoccupazioni per le malattie sessualmente trasmissibili, specialmente quando viene riportato dai media che una celebrità o un noto atleta sono stati diagnosticati con AIDS. Fondamentalmente, ogni volta che c’è una maggiore attenzione mediatica su una specifica malattia, si assiste ad un aumento di persone che temono la possibilità di contrarla.

Queste paure sono ragionevoli? Come si fa a capire se si soffre di ansia “normale” o patologica?

Una certa preoccupazione è del tutto normale e ragionevole. Ma per le persone con disturbo ossessivo compulsivo e ansia per la salute, le loro preoccupazioni e i loro comportamenti sono eccessivi. E’ come se la percentuale di rischio di ammalarsi di Coronavirus per loro sia maggiore. Iniziano a cambiare sensibilmente le proprie abitudini (es. lavarsi molto spesso, evitare certe situazioni o luoghi, controllare il proprio corpo alla ricerca dei sintomi e rivolgere tutta l’attenzione su questo argomento).
Detto questo, ci sono molte incognite su questo virus, quindi ciò che oggi potrebbe essere visto come “eccessivo” potrebbe col tempo essere visto come “ragionevole”, anche per quelli senza disturbo ossessivo compulsivo o ansia per la salute. Al momento però non ha senso limitare la propria vita in previsione di un qualcosa che non si sa se accadrà.
E’ come se ci concentrassimo esclusivamente su questo fattore, reputandolo come alta probabilità di morte, e trascurassimo tutti gli altri (es. incidenti in macchina, possibilità di avere una malattia degenerativa etc.).

Quindi cosa è meglio fare per affrontare una situazione come questa?

La migliore risposta a questo virus è accettare che esista e non recarsi nei luoghi in cui ci sia il focolaio. Inoltre è bene notare il proprio stato di salute, ma senza giungere a conclusioni affrettate e ricorrere al medico per ogni sintomo.
Detto questo, non c’è nulla di sbagliato nell’essere più coscienziosi sull’igiene di base durante la stagione influenzale o ogni volta che c’è un focolaio di una malattia trasmissibile, ma se notate che compaiono comportamenti come: lavaggio reiterato delle mani, ansia e panico nel recarsi in luoghi affollati, restringere la propria vita a poche situazioni considerate “sicure” evitandone tante altre, allora è il caso che chiediate il consulto di uno specialista.

La Terapia Cognitivo Comportamentale è efficace in questi casi?

La Terapia Cognitivo Comportamentale (TCC) è un trattamento scientificamente provato ed evidence-based per i casi di ansia per la salute e disturbo ossessivo compulsivo (fonte APA, American Psychological Association). Durante le sedute s’imparano strategie pratiche e tecniche volte a gestire pensieri, emozioni e comportamenti in modo da ristabilire un’adeguata percezione del rischio di ammalarsi e ripristinare il benessere psicologico dell’individuo.

Dott.ssa Michela ARRU
Psicologa e psicoterapeuta cognitivo comportamentale

Fonte: OCD Center of Los Angeles

Condividi l'articolo sulla tua piattaforma!

Richiedi un Appuntamento

Ricevo per appuntamento a:

Sono in Via San Marino 92, 10137 Torino.
Cell: 3488464810

Leave A Comment