Le emozioni e la metafora delle sabbie mobili

Ogni volta che sperimentiamo un’ emozione spiacevole la tendenza è quella di combatterla e respingerla con tutte le nostre forze, al fine di allontanarla da noi.

Così facendo, però, ci affanniamo e non riusciamo a gestire l’emozione. In questi casi essa diventa ancora più difficile da sopportare.

Che fare allora? La metafora delle sabbie mobili, utilizzata nell’ACT (Acceptance and Commitment Therapy) ci può essere di aiuto.

Immaginate di essere immersi coi piedi nelle sabbie mobili. Pian piano iniziamo a sprofondare e non c’è nessuno che può aiutarci.

Cosa succede se ci agitassimo? Sicuramente tenderemmo a sprofondare ancora più velocemente!

E se stiamo fermi lasciandoci andare passivamente al nostro destino? Scenderemmo lo stesso, perché tutto il nostro peso corporeo è distribuito sui nostri piedi.

Che fare quindi per riuscirci a salvare?

L’unico modo per tirarci fuori da lì è sdraiarsi, porsi orizzontalmente rispetto alla superficie del terreno e distribuire in maniera uniforme il peso del proprio corpo. Solo così si smette di sprofondare.

Quindi: se combattiamo contro le nostre emozioni, finiremo per esserne sopraffatti, se le accogliamo e impariamo a gestirle in modo adeguato, riusciremo a tirarci fuori.

Dott.ssa Michela Arru
Psicologa e psicoterapeuta

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