Gruppo pazienti Disturbo Borderline

Borderline….termine che definisce una categoria diagnostica meno unitaria e sistematizzata di quanto si pensi. Non è un disturbo “tutto o nulla”, ma la sua gravità si staglia all’interno di un continuum che va da una difficoltà lieve a un’incapacità di gestire le emozioni, fino alla messa in atto di gesti anticonservativi (es. tagliarsi, spegnersi le sigarette sul corpo, impulsività elevata o tentativi di suicidio).

Alla base di questa problematica c’è una vulnerabilità biologica (maggiore sensibilità, le emozioni appaiono subite intense e con un più lento ritorno allo stato base), insieme ad un ambiente familiare invalidante (poca attenzione, critiche, mancanza di ascolto e soddisfazione dei bisogni reali, rinforzo delle emozioni e delle azioni fuori controllo o sottostima dei comportamenti del paziente).

Ho già spiegato in un altro articolo del mio Blog le caratteristiche di questo disturbo. Qui mi interessa sottolineare che questo disturbo può essere curato e che ci sono terapie validate scientificamente che permettono di raggiungere una qualità di vita assolutamente soddisfacente. Nello specifico: la Schema Therapy, la Terapia Dialettico Comportamentale e la Terapia Cognitivo Comportamentale.

Obiettivi trattamento
Gli obiettivi che si ottengono con la terapia sono i seguenti:
• Riduzione dei comportamenti autolesivi e disfunzionali
• Riduzione dei comportamenti impulsivi e gestione delle emozioni
• Sviluppo delle abilità di mindfulness
• Riduzione del sentimento di solitudine e di vuoto
• Sviluppo delle capacità relazionali
• Miglioramento della qualità di vita globale
• Perseguire i propri obiettivi e valori
• Costruzione di una identità ed autostima più stabili
Il gruppo
Spesso chi soffre di un Disturbo Borderline di Personalità si sente strano, solo, non capito e diverso dagli altri. Le relazioni interpersonali sono instabili, talvolta burrascose, ed è come se non si riuscisse a stare né con, né senza le altre persone.
Anche le emozioni risultano intense, prolungate e di difficile gestione, tanto da incidere sul lavoro, nei rapporti sociali e nelle scelte di vita.

Per questo motivo ho accolto la richiesta di una mia paziente di organizzare un gruppo di persone che soffrono di questo disturbo, in modo che possano parlare liberamente, sentendosi capite e non giudicate. Coloro che parteciperanno al gruppo hanno già effettuato un percorso psicoterapeutico individuale apprendendo strategie e tecniche della Schema Therapy, della Terapia Dialettico Comportamentale e più in generale della Terapia Cognitivo Comportamentale.

Questo ha permesso loro di non metter più in atto gesti impulsivi e riuscire ad avere un maggiore equilibrio nei bisogni propri e altrui, nella gestione delle emozioni e del sentimento di vuoto e di creare una vita che “valga la pena di essere vissuta” (come dice M.Linhean, fondatrice della Terapia Dialettico Comportamentale).

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