Il disturbo borderline: diagnosi e trattamento
Il disturbo borderline: diagnosi e del trattamento
Il disturbo borderline di personalità (BPD) è una condizione caratterizzata da una pervasiva instabilità negli stati d’animo, nelle relazioni interpersonali, nell’immagine di sé e nel comportamento. Tale instabilità spesso incide sulla vita familiare e lavorativa, sulla pianificazione a lungo termine e sul senso di identità di un individuo (chi sono io?).
La turbolenza nelle emozioni e nel concetto di sé può comportare scoppi di rabbia, gravi sbalzi d’umore, disperazione, sentimenti di vuoto, autolesionismo e tendenze suicide.
Il BPD inizia spesso nell’adolescenza o nella prima età adulta. Purtroppo non tutti arrivano ad avere una diagnosi precoce, per cui il vissuto di malessere perdura nel corso degli anni.
Le cause
Le origini di questo disturbo non sono ancora del tutto comprese. Come nel caso di molte condizioni di salute mentale, non è possibile rintracciare un’unica causa, semmai le spiegazioni comprendono complesse interazioni tra genetica e ambiente.
• a livello personale, la persona mostra una maggiore vulnerabilità biologica, che si esplica in una maggiore sensibilità (che incide sulla frequenza e sull’intensità con cui si esperiscono le emozioni) , difficoltà a gestire le situazioni ed impulsività
• a livello familiare, spesso è presente un ambiente che può avere queste caratteristiche:
– essere invalidante (es. non considera, minimizza o estremizza le emozioni)
– essere imprevedibile o assente nei momenti di difficoltà
– rinforza comportamenti negativi (es. manifestazione intensa delle emozioni)
Come dico spesso ai miei pazienti, non si può far nulla per modificare le cause che hanno generato questa problematica, ma molto si può fare nel migliorare la condizione in cui si è, sia nel rapporto con se stessi che con gli altri.
Trattamento e supporto
Storicamente i disturbi di personalità, tra cui quello Borderline, erano ritenuti tra i più difficili da trattare e non erano state individuate strategie o protocolli efficaci. Oggi, invece, non solo è stato accertato che questo disturbo è più frequente di quanto si pensi, ma sono state individuate forme di trattamento efficaci, come dimostrato da numerose ricerche scientifiche, in grado di migliorare notevolmente la vita di chi soffre di questo disturbo.
Secondo l’Americal Psychological Association, il trattamento di prima linea per questo disturbo è la Terapia Dialettico Comportamentale (DBT), un trattamento altamente strutturato e pratico che insegna ai pazienti a tollerare l’incertezza emotiva e il disagio, insieme alla capacità di regolare le proprie emozioni e costruire relazioni stabili.
In che cosa consiste la Terapia Dialettico Comportamentale?
La DBT permette di aiutare la persona a dare un senso alla propria problematica, riducendo il senso di estraneazione e la sensazione di “essere intrinsecamente” diversi dagli altri. Anche i comportamenti disfuzionali (es. autolesionismo e scoppi di rabbia) sono visti come una delle modalità che la persona ha trovato per gestire un’emozione intensa e per rimuovere la grande sofferenza sperimentata. E’ compito della terapia aiutare i pazienti a trovare nuove modalità meno autodistruttive per la persona, aumentando la tolleranza alle emozioni, ampliando la consapevolezza sul presente e imparando come gestire meglio le relazioni interpersonali.
La Terapia Dialettica insegna a superare la dicotomia “giusto-sbagliato” in se stessi e negli altri e a conciliare ogni parte di sé, come in un puzzle.
Quanto dura il trattamento?
Dipende. Il Disturbo Borderline non è un fenomeno tutto-o-nulla. Come qualsiasi altro disturbo, esso può essere visto lungo un continuum che va da una grave compromissione della funzionalità di vita, sociale e lavorativa ad una lieve compromissione (quello che alcuni definiscono “Disturbo Borderline ad alto funzionamento”).
Di sicuro, essendo un trattamento molto pratico, la persona impara pian piano delle strategie per stare meglio e affrontare le situazioni. Come per l’attività sportiva, il momento più decisivo è quello iniziale. Poi i cambiamenti rilevati, le tecniche apprese e il supporto terapeutico aiuteranno nella progressione.
La Terapia Dialettica non è l’unica forma di trattamento utilizzata con il disturbo Borderline. Spesso si può integrare con altre forme di trattamento come la Schema Therapy ed altre tecniche proprie della Terapia Cognitivo Comportamentale.
Vuoi maggiori informazioni? Scrivimi ad: arru.michela@gmail.com. Sarò a tua disposizione per approfondire eventuali dubbi e curiosità.
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Dott.ssa Michela Arru
Psicologa e psicoterapeuta cognitivo-comportamentale
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